In questi mesi di servizio mi sono chiesta quale fosse per me la sfida più grande da affrontare in casa di riposo.
Con tutte le difficoltà che si possono incontrare lavorando a contatto con persone anziane e sofferenti, ho pensato che una delle fatiche più grandi è il controllo della propria pazienza. Non è facile mantenere sempre la calma a fianco a persone che a volte non sono più molto lucide e sono in una situazione di difficoltà. Capita di sentire la sensazione di irritazione e di volerla buttar fuori, ma non è questa la giusta via. Avere pazienza significa controllare le proprie emozioni, ed è proprio così che si riesce a risolvere gli ostacoli. Per esempio se una nonna durante un pranzo continua ad urlare come un disco rotto, o a chiamarmi senza sosta mentre sono impegnata a fare un’altra cosa, certamente mi spazientisco, ma dalla mia esperienza ho imparato che la strada migliore è rivolgersi con calma, ascoltare e capire qual è il problema. Non è facile ma vedo che questo posto è proprio una bella palestra per la mia pazienza. Lentamente comincio a mantenere la calma più a lungo e la mia soglia di sopportazione è sicuramente più elevata. Credo che nella vita essere pazienti sia proprio una virtù utile ad affrontare le difficoltà e soprattutto sia essenziale per questo tipo di lavoro ed è proprio questo il bello; ogni giorno si impara a controllare sé stessi in modo da trasmettere calma anche alle persone circostanti. Non è facile ma quando ti scopri capace, ti senti anche più forte e preparato ad affrontare gli ostacoli che la vita pone nel cammino di ognuno.
Giada