Ciao a tutti, mi chiamo Giada, volontaria del servizio civile presso villa Sant’Angela. Sono qui per parlarvi ancora della mia esperienza.
Nell’ultimo mese e mezzo ho cominciato e concluso un progetto con un’ospite della casa intitolato “un augurio speciale”, il quale consisteva nel farle colorare dei biglietti con diverse immagini, scrivendo sotto un pensiero per qualcuno a suo piacere. È stato un bel percorso perché per quanto poco, la signora poteva mantenere le sue capacità fino motorie colorando e scrivendo, e allo stesso tempo sostenere una comunicazione continua con me. Ho notato, durante questo progetto, che mentre la memoria a breve termine era assente, quella a lungo termine era perfettamente integra; la signora infatti si ricordava qualsiasi particolare di vicende accadute nel passato, e mi raccontava sempre le stesse cose pensando di non avermele mai dette, ma in modo molto dettagliato. Questo mi ha fatto a lungo riflettere perché anche se l’ospite non sa in che giorno e in che anno siamo e nemmeno dove si trova, i suoi ricordi più belli e importanti li porta stretti con sé. Direi che questa nonna, vive serenamente nel ricordo, dei suoi fratelli, della sua casa, della sua vita passata e forse questo è anche un antidoto alla solitudine. Le brillavano gli occhi quando condivideva con me i suoi ricordi, quasi sembrava ringiovanire e tornare davvero ad essere la ragazzina di un tempo. Con questo progetto ho sicuramente aiutato la signora coinvolta, ma posso dire che anch’io ne ho tratto vantaggio, perché mi ha fatto riflettere sulla bellezza della memoria, dove sono custoditi i nostri ricordi più forti, i quali vanno a formare la storia personale e familiare di una persona, e che non muoiono mai, ma ci accompagnano per tutta la nostra vita, e probabilmente, ci cullano e ci tengono compagnia nell’ultimo tratto dell’esistenza.
Giada Bidese